Praticare una qualsiasi attività fisica più o meno strutturata e in compagnia non è solo cosa da fanatici della competizione o da narcisisti dediti al culto del corpo scolpito.
ANZI…
Nel 1946 l’OMS definisce l’essere in SALUTE come
“stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia“.
Tenendo sempre a mente il saggio “Mens sana in Corpore sano”, e che quindi Corpo e Mente sono un tutt’uno e si influenzano reciprocamente, di seguito 15 aree che possono beneficare dell’attività fisica strutturata e in gruppo:
- SALUTE FISIOLOGICA DI CELLULE, ORGANI E LORO PROCESSI
- Cuore e circolazione sanguigna, polmoni e respirazione, apparato digerente e digestione, pelle, tra elasticità ed espulsione di tossine, apparato muscolare e scheletrico più resistenti, metabolismo più efficiente, neuroni, collegamenti, velocità e lucidità mentale, e tutta la biochimica collegata avranno meno bisogno di farmaci o ospedalizzazioni.
- ESTETICA
- La bellezza intesa come simmetria, armonia ed equilibrio tra le parti. La pelle e il corpo sono la prima presentazione di noi all’esterno. Aumenta l’autostima, cosa che aiuta a reggere meglio alcune inevitabili difficoltà della vita.
- UMORE
- L’attività fisica è responsabile di un gran rilascio di ENDORFINE (sostanze prodotte dal cervello): le endorfine sono responsabili del miglioramento dell’umore, riducono stress, ansia e depressione. Mettici pure una maggiore autostima, una migliore respirazione (l’ossigeno è il primo alleato contro l’ansia), e il fatto di essersi “sfogati”.
- APPETITO
- L’effetto analgesico delle endorfine aiuta anche nel controllo dell’appetito aiutando ad evitare abbuffate “calmanti”.
- CONSAPEVOLEZZA CORPOREA.
- Imparando ad usare tutte le parti le del nostro corpo, a conoscerle e ad averne controllo e padronanza, potremmo accedere alle nostre potenzialità, ai nostri limiti e a come migliorarci.
- CONSAPEVOLEZZA SPAZIALE
- Tra coordinazione, movimenti, distanze, orientamento, riflessi, equilibrio.
- RESISTENZA E TOLLERANZA AL DOLORE
- Tonicità della muscolatura ed endorfine, il cui effetto analgesico riduce la percezione del dolore e aumenta la tolleranza alla fatica, anche a livello mentale.
- FORZA
- Riusciremo ad aprire tutti i barattoli al primo colpo e a sorreggere certi pesi. Cosa che si riflette anche a livello mentale.
- ELASTICITÀ E RILASSAMENTO
- Non solo l’attività mentale ha riflessi sul corpo ma anche l’attività del corpo ha riflessi sulla mente. Prendere maggiore confidenza con le proprie sensazioni (dai 5 sensi), delle proprie potenzialità, delle dinamiche e delle posizioni del corpo, che interagisce col mondo che ci circonda, si riflette sui processi della mente e sulle nostre posizioni e scelte interne. E poi Imparare a contrarre e a decontrarre ci aiuta a padroneggiare meglio il rilassamento che cerchiamo all’occorrenza.
- MENO “ACCIACCHI” NEL CORSO DELLA VITA
- Se pratichiamo con costanza, senza eccessi e con piccoli accorgimenti di sicurezza (es: riscaldamento o attenzioni verso la schiena) rinviamo le lamentele verso malattie o dolori fisici di un bel po’ d’anni.
- QUALCUNO INIZIA A VOLERCI BENE
- Oltre al miglioramento dell’umore, della tolleranza al dolore, dell’elasticità e lucidità mentale, e del rilassamento, ci stiamo dicendo che “ci vogliamo bene!” E se vale la pena volerci bene, con l’esempio, altri ci seguiranno. Le parole non coerenti coi fatti purtroppo non servono.
- QUALITÀ DEL SONNO.
- Stanchi, contenti, soddisfatti e con una fisiologia sempre più vicina all’equilibrio.
- QUALITA’ DELL’ATTIVITA’ SESSUALE
- Aldilà delle problematiche relazionali, fisicamente si allontanerà la necessità di farmici, pasticche o medicalizzazioni.
- CONOSCENZA DI SE’
- Non solo dal corpo alla mente e viceversa ma se siamo in gruppo, volenti o nolenti, ci relazioniamo. Con gli altri ci confrontiamo, ci sosteniamo, ci motiviamo, ci specchiamo.
- GESTIONE DEL TEMPO
- L’organizzazione della pratica richiede gestione dei tempi. Non solo quelli specifici dell’attività ma anche di come organizziamo la giornata rendendoci consapevoli dei tempi delle nostre priorità e quali esse siano quando pensiamo che per fare attività fisica “non abbiamo tempo”.
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